L’incontro, coordinato dal responsabile delle comunicazione ANIP Confindustria Paolo Valente, è stato introdotto dal segretario Generale di ANIP Barbara Fiorucci che ha precisato che «Il Pnrr è un piano di performarce, ed è importante per le nostre aziende conoscere i contenuti e le modalità di accesso ai bandi. In questo contesto in profonda evoluzione e ricco di opportunità da cogliere, ANIP-Confindustria ha organizzato questo incontro, con la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il contributo di esperti del settore, per presentare alle imprese di servizi le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nel contempo consegnare al panorama economico finanziario ed istituzionale del paese la proposta della nuova realtà del sistema paese definita industria dei servizi».«E’ importante divulgare il Pnrr, le modalità di accesso ai contributi. Questo non è solo un piano di risorse finanziarie, perchè il vero valore aggiunto sono le riforme cui anche il mondo imprenditoriale deve fare attenzione. Il Pnrr è innanzitutto il veicolo attraverso il quale creare condizioni di sviluppo per il Paese».
E’ quanto dichiarato Carmine Di Nuzzo – Direttore Generale Servizio Centrale Pnrr Ministero Economia e Finanze, durante l’incontro “Pnrr e servizi industriali, imprese e opportuntà” organizzato da ANIP Confindustria, associazione nazionale imprese di pulizia e servizi integrati, presso la sala Pininfarina di Confindustria in Viale dell’Astronomia a Roma. Di Nuzzo ha fatto il punto sui meccanismi del Piano, la governance, gli obiettivi e lo stato di attuazione dello stesso, ricordando che sino ad oggi l’Italia ha ricevuto già «45 milardi di euro, più precisamente un prefinanziamento di 24,9 miliardi e la prima rata di 21 miliardi versata il 13 aprile scorso».
Per chiarire il ruolo dell’industria dei servizi nel Pnrr, Di Nuzzo ha spiegato come «qualsiasi tipo di investimento è accompagnato dai servizi, man mano che si realizza il target dell’intervento principale. Ad esempio, i 4,6 miliardi per realizzare 264mila nuovi posti negli asili prevedono 900milioni di spesa corrente. Le aziende dei servizi sono tutte coinvolte nel Pnrr». Per quanto attiene il cambio di scenario dovuto al caro prezzi, di Nuzzo ha spiegato: «Il piano non cambia,l’allarme rischia solo di generare gare deserte. Il Governo ha creato fondi ad hoc per fare fronte agli aumenti concreti».
il contributo del Dott. Davide D’Arcangelo, responsabile sviluppo Fondazione Italia Digitale, ha delineato le proposte abilitanti per i servizi all’interno del Pnrr, che è innanzitutto una occasione per migliorare la classe dirigente del Paese, sia nelle imprese sia per il Pubblico: «Penso a un maggior utilizzo del partenariato pubblico-privato, un sistema di procurement innovativo, modelli standard e certificazioni che consentano l’innalanzamento della qualità dei servizi anche attraverso tecnologie abilitanti (blockchain, intelligenza artificiale ad esempio)».
Lorenzo Mattioli, presidente di Anip-Confindustria intervenendo ha affermato: «Nel periodo covid si è scoperto che le imprese dei servizi sono state fondamentali, ed abbiamo capito quando fosse importante integrare questi servizi. Il comparto, poi, ha fatto passi da gigante proprio all’interno di Confindustria attraverso una federazione che continua a crescere. Il settore è proattivo è speriamo che il Pnrr rappresenti l’occasione per migliorare il dialogo con le istituzioni e far compiere un salto di qualità per un settore che, ad oggi, continua ad essere caratterizzato dalle gare a massimo ribasso».
Infine prezioso è stato l’intervento del Dott. Giuseppe Mele, direttore Area politica per la coesione Territoriale e le infrastrutture di Confindustria che ha rimarcato la «scarsa attenzione per i servizi negli appalti pubblici, mentre si continua ad intervenire solo nell’ambito dei Lavori. «Il Pnrr è un attivatore di cambiamento, di capacità di produrre Servizi, cambiando e aumentando la capacità di dare risposte ai cittadini in termini di servizi. Il Pnrr è una opportunità per dare alla spesa un obiettivo realizzativo ed un effetto: è una occasione di cambiamento per il pubblico e per le imprese nel dare risposte adeguate e più evolute. E’ una occasione per pianificare meglio la domanda pubblica».
Qui è possibile vedere la registrazione completa del webinar: Clicca qui
qui è possibile scaricare il materiale presentato durante la conferenza:
Slide Giuseppe Mele: Clicca qui
Slide Davide D’Arcangelo: Clicca qui
Slide Carmine Di Nuzzo: Clicca qui