Confindustria, Inps e sindacati: intesa sul Testo unico della rappresentanza. Mattioli: “Notizia importante per il comparto dei Servizi, da sempre impegnato contro il dumping contrattuale”

È stata firmata  dal presidente Vincenzo Boccia la convenzione tra Inps, Ispettorato nazionale del lavoro, Confindustria, Cgil, Cisl, Uil sulla misurazione della rappresentanza sindacale alla presenza del neo ministro del lavoro Nunzia Catalfo. Un tema molto caro al comparto rappresentato da ANIP-Confindustria, che da sempre ha caratterizzato la propria azione per una rappresentanza – datoriale e sindacale- aderente alla realtà.

“L’accordo siglato da Confindustria- spiega il presidente di ANIP-Confindustria Lorenzo Mattioli- rappresenta un fatto positivo per il mondo per il mondo dei servizi integrati e Multiservizi ( caratterizzato da una proliferazione di sigle e contratti), da sempre impegnato nella lotta contro il dumping contrattuale. La speranza è che si metta in campo un efficace strumento di misurazione della rappresentanza a favore di una corretta concorrenza tra le imprese e del miglioramento nelle relazioni industriali”.

Si completa così il percorso attuativo del Testo unico siglato dalle parti sociali a gennaio del 2014: anche nel privato il peso di ciascun sindacato sarà la risultante della media tra il numero degli iscritti e i voti ottenuti alle elezioni delle Rsu. Sul modello del pubblico impiego è stata individuata una soglia di rappresentatività del 5% (intesa come mix tra iscritti e voti) che deve essere raggiunta dai sindacati per essere convocati ai tavoli negoziali.

Vengono considerati validi i contratti sottoscritti dai sindacati che hanno il consenso di almeno il 50% più uno. Queste misure servono ad arginare il fenomeno del dumping salariale e i contratti pirata. La Convenzione affida all’Inps il compito delle raccolta e ponderazione dei dati.

Nel Patto della Fabbrica, Confindustria e sindacati hanno proposto di dare rilevanza e prevalenza ai Contratti collettivi nazionali firmati dalle organizzazioni più rappresentative, e di estendere la misurazione della rappresentanza anche alle associazioni datoriali.

“ll testo unico firmato oggi – ha commentato il Presidente Vincenzo Boccia – è un atto di democrazia che è fatta di regole e coerenza. È la democrazia che dà coerenza ai pesi della rappresentanza. Un provvedimento che rappresenta peraltro un apripista per criteri di rappresentatività anche delle aziende.

 

Occorre avere consapevolezza della fase delicata che vive il Paese con molte industrie che registrano un calo degli ordini: questo obbliga a reagire con grande realismo”, ha continuato il Presidente Boccia.

Il Presidente ha osservato che il mandato della Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, presente alla firma della convenzione, si apre con un buon auspicio; quindi ha condiviso le parole del Presidente dell’Inps Pasquale Tridico sulla necessità di contrastare il dumping contrattuale ma ha ricordato che gli obiettivi del Patto della Fabbrica, firmato con i sindacati confederali, indica anche la necessità di intervenire sui bassi salari, sulla produttività, sull’occupazione.

 

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