Giorgio Squinzi fa il punto dopo quatto anni di presidenza

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Interessante l’intervista al Presidente uscente di Confindustria Giorgio Squinzi, che Daniele Manca riporta sul Corriere della Sera, un resoconto fatto alla luce dei quattro anni della sua Presidenza, dove analizza le sfide che ha davanti il nostro Paese.

Riportiamo alcuni tratti dell’intervista, che ci sembrano più significativi:

  • Nelle ultime settimane, perlomeno in privato, ha spiegato che lascerà Confindustria con due dispiaceri, quali? «Guardi, stiamo festeggiando il primo maggio, a volte qualcuno fatica a capire che sia anche la festa degli imprenditori. Io sono il primo a entrare in azienda e l’ultimo a uscire. Mi sento il primo collaboratore del gruppo che con la mia famiglia abbiamo costruito. Pensare di non essere riuscito a fare un accordo con il sindacato per nuovi modelli contrattuali è il mio cruccio. L’idea che mentre il mondo cambia velocemente noi non ne seguiamo i ritmi nuovi, lo vedo come un danno per i lavoratori e le imprese».
  • Qual è il secondo cruccio che non ci ha ancora detto? «Quello di non avere risanato completamente il gruppo Sole24 Ore».
  • È per questo che è passato da Confindustria alla presidenza del Sole? «In molti mi hanno chiesto di assumermi questa responsabilità, io stesso mi ero preso questo impegno quattro anni fa. Sono un uomo di parola e così ho accettato la sfida. Benito Benedini ha fatto bene ma manca l’ultimo miglio: garantire al Sole quell’indipendenza economica che è garanzia unica dell’indipendenza del giornale».

Leggi qui l’intervista completa.

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