Finalmente, una rappresentanza forte del settore
Ha le idee chiare Pietro Auletta, presidente di Dussmann Service e vicepresidente ANIP quando ripercorre l’ultimo anno di vista associativa e indica le priorità della azione futura. Alla guida di una delle aziende leader del settore del facility in Italia, Auletta è una figura storica dell’associazione. Un osservatore privilegiato, insomma, del mondo confindustriale e della stessa ANIP, grazie ad una solida esperienza associativa alle spalle. Avviamo l’intervista, ricordando la svolta dello scorso anno…
D. Il 2015 è stato un anno di svolta per l’ANIP: prima il salto verso l’adesione diretta a Confindustria, poi la riorganizzazione associativa e infine LIFE. Come ricorda quel periodo?
R. Finalmente, dopo anni di immobilismo e di fronte all’incremento di situazioni che richiedevano una forte posizione di rappresentanza, le aziende del settore hanno saputo avviare iniziative finalizzate a costruire la rappresentanze del futuro: forte, qualificata, autorevole.
Nel 2015 abbiamo dovuto gestire una laboriosa separazione da FISE e creare le premesse per avviare iniziative fondamentali per il futuro del mercato dei servizi.
D. Sono state a suo avviso scelte vincenti? Quali valutazioni esprime oggi, guardando a ritroso questo percorso?
R. L’ingresso diretto in Confindustria, l’organizzazione di LIFE, l’impegno per una legge sui servizi, la ripresa di iniziative per una rappresentanza attiva e propositiva in ambito Europeo, sono state scelte fondamentali. Certo il lavoro fatto è stato molto ed i risultati conseguiti non sempre sono stati quelli attesi, ma l’infrastruttura è ora disponibile per sostenere gli sviluppi futuri.
D. Il passaggio all’adesione diretta a Confindustria ha avuto ripercussioni sulle associazioni territoriali, quali ad esempio Assolombarda?
R. Per quanto mi consta l’adesione diretta ha migliorato i rapporti con le territoriali, anche se la transizione è stata laboriosa.
D. Con la svolta dello scorso anno ANIP ha cambiato non solo “casa” ma anche struttura e organizzazione associativa. Quali sono a suo avviso i punti su cui bisogna lavorare prioritariamente per lo sviluppo di ANIP?
R. Occorre sviluppare la capacità di rappresentanza ai tavoli dove si discutono le materie critiche per lo sviluppo futuro del settore, sia in Italia che all’estero.
D. Infine LIFE, un evento che ha lanciato il tema della identità e rappresentanza del comparto più ampio del facility management. Ci sono secondo lei i presupposti per iniziare a parlare di “facility italiano”? E come dovrebbe proseguire questo cammino verso la costruzione di una nuova identità del “facility italiano”?
R. Più che i presupposti c’è la necessità di parlare di “Facility” anche in Italia. Occorre aggregare rappresentanze specialistiche salvaguardando le specificità e le autonomia ma realizzando massa critica e non perdendo alcuna occasione di integrazione. A tal fine è fondamentale far maturare una coscienza della rappresentanza dei servizi anche in altre associazioni.
Signor presidente m rivolgo a lei perché nessuno mi da spiegazioni riguardo la mia busta paga e forse lei mi può aiutare grazie mille. Marzini Annamaria 3394373840