Nella revisione della stima della crescita del PIL, presentata dal Centro Studi di Confindustria a settembre, emerge la tenuta del settore dei servizi in questa fase congiunturale della crisi.
“ In un momento cosi delicato per vita economica e sociale, – dichiara Mattioli presidente di ANIP – Confindustria, ognuno, con responsabilità, deve giocare il proprio ruolo, il settore che io rappresento, quello dei servizi Integrati lo sta facendo, vogliamo e possiamo dare una grande spinta alla crescita del Paese. Davanti a noi abbiamo un mercato potenziale enorme che indica quali sono le strade da percorrere; abbiamo però bisogno di certezze e dell’impegno di tutti, in particolare quello del governo che in questo ambito (lavoro labour intensive) deve colmare lacune “storiche” accumulate nell’ultimo decennio, considerato che è il nostro più grande committente.”
I risultati dello studio redatto dal Centro studi di confindustria (qui l’analisi completa), dimostrano che si consolida, l’espansione dell’attività nei servizi: l’indice PMI terziario è salito per il terzo mese consecutivo raggiungendo 52,3 (+0,3 punti su luglio, massimo da sei mesi), trainato dai nuovi ordini, che mostrano la dinamica congiunturale più forte da febbraio (52,7); risultano meno positive le valutazioni sull’andamento occupazionale, dopo il massimo da quasi nove anni raggiunto in luglio (51,4 da 53,5); migliorano invece le attese sull’andamento futuro dell’attività. Mentre risulta un peggioramento nel manifatturiero. L’indice PMI manifatturiero, in area di espansione da febbraio 2015, segnala in agosto il secondo netto calo mensile (-1,4 punti dopo -2,3 in luglio), raggiungendo il livello più basso da dicembre 2014 e attestandosi al di sotto della soglia di 50 (49,8). L’indice della component produzione è sceso a 50,5 (da 52,8), quello degli ordini totali è calato a 48,8 (-2,4 punti, minimo da un anno e mezzo).