Si è svolta a Milano la scorsa settimana la due giorni di Forum Pulire, un evento organizzato da AFIDAMP servizi, sul settore dei servizi integrati, a cui ANIP ha partecipato.
È stata l’occasione per discutere sopratutto nella seconda giornata di alcuni temi importanti sul futuro e le “nuove” regole per il settore. Ha aperto la giornata la presentazione di una ricerca sui dati del settore realizzata dal Gruppo di Lavoro mercato e regole di ONSBI (Organismo Nazionale Bilaterale Servizi Integrati), i cui risultati hanno delineato un settore in forte crescita per un mercato potenziale di 11 miliardi di euro, di cui il 50% è di competenza Pubblica. Dati importanti che sono stati confrontati, attraverso numerosi interventi, con l’attuale sistema di gestione delle commesse in particolare quelle Pubbliche, dove la fase di attuazione del nuovo Codice degli appalti, in corso, sta di fatto rallentando lo svolgimento e l’esito di numerose gare pubbliche.
L’intervento del Vice Ministro alle infrastrutture e trasporti Riccardo Nencini in particolare ha rilevato la difficoltà ad operare avendo più di 40.000 stazioni appaltanti presenti nel Paese, la cui riduzione è uno dei principali obiettivi del Governo e del Parlamento. La discussione ha visto succedersi gli interventi del Consigliere ANAC Michele Corradino che ha precisato di non essere di fronte alla riscrittura totale delle regole da parte del Governo ma piuttosto ad un loro adeguamento in prospettiva con le dinamiche di sviluppo del mercato, un lavoro che ANAC sta completando con l’impegnativa opera di scrittura delle linee guida, un compendio al nuovo codice degli appalti, cosi importante che il Consiglio di Stato ha chiesto di uniformarle in un unico testo. Tra i più attenti il Senatore Stefano Esposito (vicepresidente della commissione Lavori Pubblici del Senato e relatore della nuova legge sugli appalti) che non nasconde le difficolta in corso nell’ attuazione del Codice, resistenze dovute più al comportamento dei soggetti, anche pubblici, che per mancanza di riferimenti normativi certi, ribadendo, così, il ruolo chiave che giocano sopratutto le imprese a cui è richiesto di avere più “coraggio”, anche nel denunciare abusi e distorsioni nell’applicazione del Codice. In modo altrettanto diretto l’intervento del Presidente di ANIP Lorenzo Mattioli, ha evidenziato casi in cui le stazioni appaltanti pubbliche sono le prime a mantenere in essere una prassi molto distante da quello che il nuovo codice degli appalti prevede, come permangono molte disattenzioni sul settore anche da parte pubblica, esempio è il caso della tassa licenziamento (NASPI) introdotta dalla legge Fornero, che nonostante le numerose proroghe, ad oggi, ancora non vede una risoluzione normativa definitiva nel merito.
Un peso contrattuale ed economico, delle aziende e del settore, che Andreas, Lill direttore Generale EFCI-FENI (Federazione Europea delle Imprese di Pulizia), rivendica nel suo intervento come assodato a livello Europeo, meno in Italia, un peso specifico che non può essere dimenticato in nessuna politica industriale che guarda al futuro e a miglioramento di un Paese.