La Cooperazione internazionale è una risorsa per tutti e da ora anche le imprese potranno partecipare direttamente a progetti di sviluppo destinati a Paesi e comunità svantaggiate.
Confindustria ha cosi avviato i lavori del Gruppo di Lavoro Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, a cui ANIP partecipa attraverso un suo delegato, la dott.ssa Rossana Trenti.
Tra le prime attività del tavolo, la realizzazione dell’incontro «Cooperazione internazionale allo sviluppo: la nuova legge e le opportunità legate al primo bando riservato alle imprese”.
Durante il meeting, organizzato da Alleanza delle Cooperative Italiane e Confindustria e con il patrocinio dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), sono state illustrate alle imprese le novità introdotte dalla nuova legge 125/2014 per la cooperazione ed i bandi in via di emanazione.
Un percorso intrapreso dall’Agenzia italiana per la cooperazione internazionale, sposato in pieno da Confindustria che vuole diffondere, anche nel mondo del ‘profit’, la logica della solidarietà che può dare speranza e prospettive anche laddove la conquista delle risorse di base è complessa. L’Agenzia ha infatti emanato i primi bandi, uno in particolare dedicato alle imprese che potranno lanciare proposte e progetti.
qui la nota sul bando
qui il link al bando
«Guardiamo a questo primo bando per le aziende – ha detto Licia Mattioli, Vice Presidente di Confindustria per gli Affari Internazionali – come a una interessante opportunità per orientare al meglio i fondi pubblici e apprezziamo il lavoro svolto dal Vice Ministro Giro e dal Direttore dell’Agenzia Laura Frigenti. Confindustria ha collaborato con l’Agenzia realizzando dei seminari informativi sul territorio che hanno riscosso grande interesse. Il termine per la presentazione dei progetti è il 26 ottobre ed entro fine anno i fondi dovrebbero essere assegnati. Sarà una sperimentazione importante – conclude la vicepresidente Mattioli – perché le imprese impareranno a valorizzare le proprie eccellenze perseguendo obiettivi di sviluppo in un’ottica di business inclusivo.
La nuova legge per la cooperazione internazionale ha impresso una svolta significativa riconoscendo alle imprese il ruolo di attori dello sviluppo, con l’obiettivo di coniugare iniziative imprenditoriali innovative nel rispetto della legge 125/2014 con la salvaguardia dei diritti dei lavoratori, delle norme ambientali e sanitarie e i diritti umani, come già avveniva da anni in tutti i paesi avanzati».
ANIP Confindustria, convinta sostenitrice del percorso intrapreso, vuole diffondere al meglio presso le imprese associate i contenuti del bando pubblico. Si tratta di una sfida e di un’opportunità per il mondo dei servizi integrati, perché il business model richiesto alle imprese partecipanti dovrà avere carattere «inclusivo», ovvero prevedere la progettazione di beni o servizi per persone che vivono in paesi a basso reddito coinvolgendoli come produttori e come consumatori, avente chiare finalità di sviluppo sostenibile in un quadro di rispetto dei principali criteri e principi internazionali.
Le aree/settori prioritari previsti saranno principalmente: 1) Agricoltura, sicurezza alimentare e nutrizione; 2) Educazione, formazione e cultura; 3) Sanità; 4) Diritti, equità e lotta alle disuguaglianze. I paesi interessati sono per l’Africa Sub-Sahariana: Burkina Faso, Etiopia, Kenya, Mozambico, Niger, Senegal, Somalia, Sudan, Sud Sudan. Per il Mediterraneo: Egitto, Tunisia. In Medio-Oriente: Giordania, Libano, Palestina. Nei Balcani: Albania, Bosnia. In America Latina e Caraibi: Bolivia, Cuba, El Salvador. In Asia: Afghanistan, Myanmar, Pakistan.
Trattandosi di Paesi dove, normalmente, in assenza del sostegno e del supporto finanziario delle Istituzioni, è oggettivamente difficile operare, le imprese interessate saranno chiamate a cimentarsi con approcci, idee progettuali e metodologie di attuazione assai stimolanti.
Il bando – che premierà le partnership nazionali o internazionali sia con il profit sia con Ong- accoglierà le idee progettuali innovative per lo sviluppo provenienti dagli imprenditori. Pertanto, non presenterà obiettivi specifici se non quelli propri della Cooperazione allo Sviluppo con particolare riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni Unite che prevedono 17 obiettivi” articolati in 169 «target» e 232 «indicatori» a cui le imprese possono far riferimento come obiettivi (a scelta) per il proprio progetto di sviluppo.
La dotazione finanziaria prevista dal bando sarà pari a 5 milioni di euro. Ogni singolo progetto prevederà un massimo di co-finanziamento da parte dell’AICS di 200.000 euro (non oltre il 50% del valore dell’iniziativa).