ANIP-Confindustria è alla costante ricerca di un confronto con soggetti istituzionali qualificati, così da far conoscere alle proprie associate le realtà italiane più virtuose nell’ambito della nuova committenza pubblica.
Questo il senso dell’incontro celebrato presso la commissione Area Mercato di ANIP con i responsabili di Arca Lombardia Spa, agenzia autonoma che ha come obiettivo l’ottimizzaziaone e l’introduzione di processi innovativi nella spesa pubblica regionale in relazione alle seguenti categorie merceologiche: ristorazione, pulizie, facility management e manutenzioni, lavanderia e lavanolo.
Ad illustrare le caratteristiche della stazione appaltante unica in grande espansione nel Nord Italia (Lombardia, Liguria e Veneto) ed i risultati sinora ottenuti hanno provveduto il direttore generale di Arca Luciano Zanelli insieme al membro del Cda l’Avv.to Gabriele Fava.
Arca, con la propria struttura, fornisce il supporto e gli strumenti operativi e gestionali per migliorare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità degli appalti pubblici operando sia in qualità di centrale di committenza con sistemi di negoziazione innovativi sia attraverso la gestione, sviluppo e promozione di piattaforme di e-procurement che consentono la totale informatizzazione del processo di acquisto, con grande attenzione verso la trasparenza. La piattaforma di e-procurement Sintel, hanno spiegato i responsabili di Arca, consente agli Enti di realizzare gare sopra e sotto soglia comunitaria, utilizzando tutte le tipologie di procedure previste dalla normativa vigente, interamente online, usufruendo dei servizi di formazione ed affiancamento operativo.
Fermo restando gli accurati controlli operati dall’esterno (su tutti da parte dell’Anac), il fronte delle verifiche interne è affidato ad una figura individuata come Contract control manager, elemento di grande innovazione, figura ‘terza’ cui compete, tra l’altro, il costante monitoraggio delle procedure e dei contratti.
La filosofia di Arca pone al centro la possibilità che anche le Pmi possano effettivamente partecipare alle gare, andando a coprire un sensibile gap riscontrato oggi nel mercato.
Un metodo che sta ottenendo risultati come dimostrano le performance raggiunte: Arca è passata dalle 10 gare pubblicate nel 2014, alle 97 con cui chiude il 2017. Per quanto attiene gli importi, invece, si passa dagli iniziali 200 milioni ai 5 miliardi stimati a fine 2017.
Il dato riferito al risparmio complessivo rispetto alla base d’asta ( sulle 51 gare aggiudicate nel 2016) è significativo sul piano qualitativo, ed è pari al 13%.italiana.