ANIP-Confindustria all’Assise 2018: recepite le richieste del settore

ANIP-Confindustria non poteva mancare all’Assise Generali di Confindustria sia attraverso le proposte che hanno integrato la piattaforma di idee per l’economia del paese, sia con una delegazione di imprese afferenti al comparto dei servizi integrati e del Facility Management. Quello di Verona è un momento istituzionale di cui ci sentiamo partecipi e a cui abbiamo dato il nostro diretto contributo. Il nostro comparto sostiene convintamente la politica confindustriale che, proprio sotto la guida di Vincenzo Boccia, ha costituito un pungolo costante non solo per il mondo delle imprese, ma anche per l’Esecutivo ed i vari Ministeri con cui il sistema associativo si è confrontato.

Come ANIP-Confindustria abbiamo lavorato per dare piena dignità al comparto dei servizi anche nei contratti d’appalto, sottolineando in ogni occasione come non si tratti affatto di una categoria residuale. Questa scarsa percezione la riscontriamo sia da parte del legislatore europeo, sia da quello nazionale, ed è per questo che tra i nostri obiettivi c’è quello di arrivare ad una normativa ad hoc che individui macro-categorie di servizi (e anche di appalti misti di servizi, forniture, lavori, con prevalenza dei servizi), chiarendone gli elementi essenziali, i requisiti di partecipazione correlati, i criteri di valutazione delle offerte, i contenuti dei servizi. Ovviamente si tratta solo di una parte delle criticità da noi portate all’attenzione dell’Assise 2018, considerando che sia il nuovo Codice degli appalti,sia l’ANAC, sia i ministeri competenti d’intesa con con la conferenza unificata, non hanno ancora visto completare il ‘corpus’ di regole in grado di agevolare e ridisegnare in maniera moderna il comparto dei servizi.

Ci stiamo misurando su molteplici fronti: contro gli appalti aggiudicati con il massimo ribasso, per avere una committenza qualificata, per inserire tra i creditori privilegiati anche i dipendenti delle società svolgente servizi strumentali. Si evidenzia, in tal senso, l’esigenza di garantire una parità di trattamento che molte imprese patiscono a fronte di un sistema molto sbilanciato a favore del modo cooperativisco che in effetti risulta maggiormente garantito.

Tra gli altri obiettivi, c’è anche quello di incentivare le nostre associate ai processi di economia circolare e di innovazione, potenziando strumenti di sostegno alle imprese e l’accesso a finanziamenti ed incentivi previsti dalle politiche europee in materia di sviluppo ed innovazione, senza dimenticare la necessità di prevedere le giuste agevolazioni fiscali e un apporto formativo moderno.

Questo è il quadro delle esigenze con cui abbiamo chiesto all’Assise e, di conseguenza, al nuovo Governo, di prestare maggiore attenzione al mondo dei servizi integrati e del Facility Management, pensando di poter costruire una nuova fase per il settore, a beneficio di lavoratori, aziende, e dell’economia del nostro Paese.
Richieste e proposte che hanno trovato un’articolazione all’interno del documento finale uscito dai lavori dell’Assise. Il riferimento è alla richiesta di «rivedere il Codice dei Contratti pubblici, semplificando l’attuale impostazione, restituendo trasparenza al mercato, limitando le deroghe, puntando sulla “qualificazione” delle imprese, rivedendo i presupposti alla base del ricorso all’offerta economicamente più vantaggiosa, combattendo l’illegalità e la corruzione senza danneggiare le imprese corrette».

Altro passaggio a noi caro è la ribadita necessità di «qualificare la domanda pubblica come strumento di politica industriale attraverso un maggiore utilizzo degli appalti pre-commerciali e dei partenariati per l’innovazione.Una strategia per la suddivisione dei lotti, tale da favorire la partecipazione delle PMI, l’introduzione di profili di innovazione tecnologica nell’acquisizione di beni e servizi standardizzati da parte delle centrali di committenza e di CONSIP».

Un’affermazione importante di ciò che sta a cuore alle nostre imprese e una solida vicinanza alla proposta Industriale di questa Presidenza, che già sta facendo molto con il piano industria 4.0 e che con grande responsabilità continua a proporre al nostro paese la via per lo sviluppo e la crescita.

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