Inauguriamo in questo numero della newsletter una rubrica – QUI LONDRA – curata da Claudio Cornini, fondatore della boutique finanziaria londinese Cornini & Harvest. Una realtà che in partnership con ANIP potrà offrire un importante aiuto per lo sviluppo delle nostre imprese. Il primo intervento prende spunto dai temi sollevati in occasione dell’Assemblea 2018 di Confindustria.
QUI LONDRA, di Claudio Cornini*
Tanti gli spunti della relazione di Vincenzo Boccia all’Assemblea di Confindustria del 23 maggio a Roma. Dal nostro angolo, ne prendiamo uno che ha un impatto ben riconoscibile anche per gli imprenditori associati ad ANIP. «La continua produzione di regole – dice Boccia con riferimento al sistema bancario – ha già determinato, in netto contrasto con la politica monetaria espansiva della BCE, effetti restrittivi sull’accesso al credito da parte delle imprese».
La frase coglie il punto. Dal 2008, la politica monetaria espansiva è stata frustrata dalla politica prudenziale, che limita la capacità di credito delle banche ad un multiplo (fissato amministrativamente) del loro capitale prudenziale. La base monetaria immessa nel sistema non si trasforma in credito aggiuntivo, proprio perchè incontra questo limite.
Prossimamente, ulteriori regole costringeranno ancora di più le banche, strette tra obblighi prudenziali e business model con bassi margini, da commodity trading.
La via d’uscita? Probabilmente ulteriori fusioni bancarie alla ricerca di masse critiche crescenti.
La conseguenza? Banche di statura continentale che diventano sempre più disomogenee ed “emozionalmente” lontane dall’impresa media e piccola. Bene fa il Presidente a perorare posizioni di categoria. Ma per gli imprenditori la soluzione per l’immediato è, come sempre, solo e soltanto nelle loro mani. L’imprenditore, grande o piccolo, è solo nelle sue scelte. “Here stops the buck” si dice in inglese, a significare che non c’è istanza superiore e che alla fine devi cavartela in proprio.
E anche sui temi della finanza si deve saper pensare “fuori della scatola”. Il sistema bancocentrico non può essere resuscitato. Le strade individuali alla salvezza passano da operatori di mercato, fondi e altri soggetti, con filiere decisionali corte, capaci di intervenire in situazioni complesse, perchè non vincolati dalla “finanza difensiva” dei funzionari di banca, e con interessi allineabili, se ben negoziati, a quelli della proprietà. O magari da fusioni tra imprese.
Trovare la soluzione giusta non è banale. E’ come passare da fare shopping in un supermercato, dove si trovava un po’ di tutto, a scoprire boutique specializzate, spesso ubicate all’estero. Servono degli sherpa. Quei pochi che fanno investment banking per le PMI stanno qui per questo.
*Director Cornhill & Harvest Limited