Road show ANIP-Confindustria, allarme dal Friuli per il comparto dei Servizi: «Con il ritorno del massimo ribasso, la riforma del Codice Appalti mette in crisi le nostre aziende»

Un messaggio forte e chiaro quello arrivato dalla settima tappa del Road show che ANIP-Confindustria, l’associazione nazionale delle imprese di Pulizia e Servizi Integrati presieduta da Lorenzo Mattioli, ha celebrato il 16 aprile scorso, presso la sede di Confindustria Udine alla presenza delle aziende friulane leader nei settori dei Servizi e dell’ICT, di esponenti istituzionali e delle categorie imprenditoriali. A portare i saluti di ANIP il segretario generale Barbara Fiorucci, con la successiva presentazione del comparto, che supera i 130 miliardi di euro, ed è capace di attivare oltre 2,5 milioni di occupati. Poi l’illustrazione dei temi che maggiormente stanno impegnando l’associazione, tra tutti l’attuale fase di revisione del Codice Appalti.

«A questo governo che sta varando l’ennesima riforma del Codice degli Appalti, diciamo ‘no’ al criterio del massimo ribasso per l’aggiudicazione delle gare dei servizi e sulla differenziazione delle procedure tra settore edile e settore dei servizi», hanno evidenziato i rappresentanti di ANIP.

Appello condiviso anche dall’onorevole Walter Rizzetto, vicepresidente della commissione Lavoro presso la Camera dei Deputati. «Le aziende devono aggiudicarsi le gare perché sono brave e lavorano bene, non solo perché offrono meno.  Anzi, molti imprenditori onesti vorrebbero cambiare, e subito, questo assurdo paradigma; nuoce, infatti, a loro stessi ed alla loro credibilità. Seguirò da vicino questa istanza anche nella commissione Lavoro della Camera, per poter proporre, assieme ad ANIP, delle virtuose modifiche che migliorino le cose per tutti quelli che gravitano in seno a questo moderno ed importantissimo settore».

A fare da cornice all’incontro, l’analisi sul tessuto economico regionale, caratterizzato da un alto tasso innovativo e dal grande valore aggiunto apportato proprio dalle imprese dei servizi. Temi sottolineati dalla Presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, che ha fatto riferimento a numeri davvero significativi relativi ad un comparto che pesa per il 71% sul valore aggiunto in Friuli Venezia Giulia, contro il 23% del manifatturiero.

Presenti, oltre al sindaco di Udine Fontanini e al Presidente della Camera di Commercio Da Pozzo, anche l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini. «Il Facility management è cresciuto molto, in controtendenza rispetto al manifatturiero -ha detto Bini – ma, da un lato dobbiamo fare in modo che anche le nostre imprese cambino, puntando su formazione, innovazione e , dall’altro, serve un codice degli appalti che semplifichi il lavoro delle nostre imprese».

Come coniugare mercato e innovazione è stato il tema centrale negli interventi di Alessandro Pedone, membro del consiglio generale ANIP e Amministratore delegato di GSA Gruppo Servizi Associati e del CEO di Euro&Promos Alberto Tavano Colussi che hanno portato all’attenzione dei presenti l’esperienza aziendale in rapporto a dinamiche di mercato che troppo spesso vedono prevalere la logica del massimo ribasso, alimentando contenzioni e ritardi : «Con l’attuale quadro normativo diventa difficile, per le nostre aziende caratterizzate da un elevato costo della manodopera, creare valore e margini operativi importanti, stabilità occupazionale, sviluppo – spiega Pedone –

Il roadhow di Udine, moderato dalla giornalista Alice Mattelloni, è stata anche l’occasione per illustrare alcune ‘best practices’ di alcune imprese di riferimento del settore: PFGroup, Beantech e Supplean che della digital trasformation hanno fatto il loro Business.

Per approfondire, il video servizio di Telefriuli:

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