Conference 2019, l’analisi di EFCI: Nel Cleaning 4 milioni di impiegati. Italia nei ‘top five’ d’Europa

Si è svolta a Bruxelles, nella cornice del centro conferenze ’The Square’, l’edizione 2019 della EFCI Conferenceche lo scorso 28 giugno ha raccolto oltre centro delegati tra rappresentanti del settore, istituzioni e aziende per discutere sullo stato dell’arte e le prospettive di innovare e fare crescere l’industria dei servizi a livello europeo.
Alla decima conferenza della European Cleaning and Facility Services Industry ha partecipato una rappresentanza di ANIP-Confindustria (il presidente Lorenzo Mattioli, il vice presidente Salvatore Navarra, il responsabile relazioni esterne e comunicazione Paolo Valente) e di istituzioni che hanno saputo dare un contributo importante all’evento.
La EFCI Conference ha testimoniato la grande ascesa del comparto dei servizi italiano: lo dimostra la designazione di Salvatore Navarra alla presidenza di EFCI (qui l’intervista)con il passaggio di consegne che avverrà alla fine del triennio appena iniziato sotto la guida spagnola di Juan Díez de los Ríos, ufficializzato ai vertici dell’organismo nel corso dell’assemblea celebrata il 27 giugno.

«Il nostro settore – ha detto Juan Díez de los Ríos, – ha una rilevanza indiscussa nell’odierna società, non solo per i servizi essenziali che forniamo, ma anche per l’enorme impatto che ha sul lavoro e sul ruolo che svolge, e può giocare, in rapporto all’economia circolare».
Concetto ribadito anche dell’eurodeputato Simona Bonafè, che ha parlato della circular economy come un «cambiamento di paradigma rispetto alla situazione attuale che richiede innovazione e investimenti, ma è un’occasione unica per creare valore di business e attrattività per i servizi. Vogliamo vedere l’intero settore dei servizi di facility veramente coinvolto in questo processo».

 

Quattro le tavole rotonde che hanno caratterizzato ed arricchito il dibattito della Conference:
– Un’industria in evoluzione, in cui è stato presentato il rapporto sull’andamento del settore nel periodo 1995-2016.
– Innovare in un’industria ad alta intensità di lavoro, durante la quale sono stati discussi aspetti sociali della digitalizzazione e della RSI;
– Una catena del valore innovativa, durante la quale responsabili politici, rappresentanti dell’industria e clienti hanno presentato le proprie idee sul tema dell’innovazione;
– C per l’economia circolare, durante la quale le istituzioni europee e dell’industria hanno spiegato come i Servizi possano meglio integrarsi nell’economia circolare e in che modo può fornire valore per il business.

La conferenza è iniziata con una presentazione del nuovo rapporto dell’EFCI “The European Cleaning Industry 1995-2016”, rapporto statistico che si basa sulle indagini storiche dell’EFCI e presenta l’evoluzione del settore da diversi punti di vista. Il settore delle pulizie ha registrato una crescita impressionante negli ultimi 20 anni con un fatturato triplicato a 107 miliardi di euro e l’occupazione è aumentata dell’80%, impiegando attualmente quasi 4 milioni di persone. La relazione include confronti pertinenti a livello nazionale, sulla base dei dati più recenti disponibili tramite Eurostat.
Nell’arco di tempo considerato, dunque l’ultimo ventennio, l’Italia si conferma tra le nazioni top five per contributo all’industria del Cleanig con il suo 13%, superata solo dalla Francia con il 14% e la Germania con il 22%. Il fatturato del comparto, in Italia, è passato da 4,175 Miliardi di euro del 1995, triplicandosi in circa venti anni per arrivare a 13,6 miliardi di euro.
L’Italia resta nella top five anche per numero di imprese, passando dalle 24.769 del 1995 alle oltre 33.400 del 2016.

 

 

L’industria del Cleaning impiega in Europa quasi 4 milioni di persone – più di 3,9 milioni nel 2016. Si tratta di un aumento considerevole rispetto ai 2,16 milioni di occupati nel 1995 e corrisponde a un’aggiunta media di 87 mila dipendenti all’anno in Europa.
Anche la crescita di impiegati in Italia è considerevole: si è passati da circa 224mila ai 437mila500 del 2016, con un incremento di produttività del 68% e con un incremento nelle imprese con oltre 250 impiegati pari al 10%.

Il direttore dell’EFCI, Isabel Yglesias, ha concluso la conferenza (video a fine articolo) sottolineando le priorità per il settore: la necessità di appalti di alta qualità e condizioni di parità per assicurare che il settore continui la sua crescita e sviluppi tutto il suo potenziale; l’attivazione di un programma di formazione per il settore; un’adeguata cornice legislativa per integrare totalmente l’economia circolare al comparto dei Servizi.

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