Una giornata importante per il sistema confindustriale, riunito per celebrale l’assemblea annuale dell’Unione Industriali di Torino guidata da Dario Gallina. Un momento di importante scambio e condivisione anche per la nascente CONFINDUSTRIA SERVIZI HYGIENE, CLEANING & FACILITY SERVICES, LABOUR SAFETY SOLUTIONS, presente all’appuntamento con il presidente Lorenzo Mattioli.Questo perchè il mondo dei Servizi non può che seguire da vicino e sostenere il manifatturiero, un settore privato che rappresenta per le nostre imprese una importante fetta di mercato, con ricadute positive per l’intera economica del Paese.
Oltre all’apprezzabile relazione del presidente Gallina, incentrata sull’importanza del comparto automotive in Italia alle prese con la transizione verso la mobilità elettrica, molto significativo è stato l’intervento del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che – toccando i temi di attualità politica ed economica, ha affermato chiaramente la contrarierà delle imprese all’aumento dell’IVA. “E’ evidente – ha precisato Boccia – che servirebbe una riforma fiscale che aiuti il mondo della produzione, lavoro e imprese. Però per farla, per onestà intellettuale, occorre una manovra di medio termine che non si può fare in un anno, date le risorse che abbiamo. noi non condividiamo la questione dell’aumento Iva ma è corretto il concetto che non abbiamo grandi risorse e quindi è evidente che il ministro dell’Economia deve fare i conti con i saldi.
L’importante a nostro avviso è che si faccia una operazione che parta da un concetto: prima definire gli effetti sull’economia reale che vogliamo realizzare, per esempio a nostro avviso incremento dell’occupazione e dei salari dei lavoratori italiani, e di conseguenza individuare i provvedimenti” Secondo Boccia “noi abbiamo tre questioni da affrontare come Paese:
più crescita, meno debito e meno deficit. Questo comporta una strettoia nel nodo risorse e vanno usate al meglio per impattare sulla crescita e l’occupazione. Questo sarebbe il metodo che dovremmo usare nella logica di usare risorse non elevate per grandi impatti sul mondo dell’occupazione e chiaramente sulla crescita economica. Abbiamo detto al ministro Patuanelli – ha ricordato – che siamo pronti, abbiamo dato disponibilità a farlo a Torino se vuole ma chiaramente non è problema Torino, Roma o qualsiasi posto. L’importante è che si apra questo confronto, per presentare al governo la sintesi del lavoro fatto da questo tavolo, che è partito da Torino e su cui Torino ha dato un contributo rilevante”. Per Boccia occorre “rilanciare l’automotive, governare la transizione verso la dimensione elettrica, rinnovare il parco auto e costruire un percorso virtuoso in cui l’Italia deve essere un player al pari di Francia e Germania nella transizione del mondo dell’auto in termini complessivi e riguarda questo la filiera dell’auto e in particolare Germania e Italia”, ha concluso.