Il 2020 è iniziato all’insegna di una emergenza sanitaria globale determinata dalla veloce diffusione del Coronavirus. Le istituzioni che presiedono alla tutela della Salute nel nostro Paese si sono mobilitate in maniera egregia per circoscrivere il rischio, rendendo evidente l’importanza – e l’efficienza – del sistema sanitario italiano, reso ancora più sicuro dal costante lavoro effettuato dalle imprese che quotidianamente operano su mezzi, spazi e infrastrutture pubbliche ad alta affluenza ( scuole, stazioni, aeroporti, uffici..) e negli ambienti sanitari ed alto rischio infettivo per renderli ancor più puliti e sani.
Gli ospedali, in particolare, rappresentano il principale baluardo contro la diffusione di virus e malattie, ed è proprio qui che si misura l’importanza delle impese dei Servizi che, operando sulla base di protocolli del ministero della Salute ed europei altamente specializzati, e con personale esperto, garantiscono controllo sull’igiene e prevenzione delle infezioni.
Investire nel cleaning sanitario, per un Paese moderno, rappresenta, una forma di tutela collettiva – sia in termini di Salute – sia in termini di spesa pubblica. Ogni anno, nel mondo, si ammalano in ospedali tantissimi degenti. Questo dato, in Europa, si traduce in circa il 7% di infezioni nosocomiali ed una perdita finanziaria di 16 milioni di euro per degenze extra.
Pensiamo a cosa accadrebbe se negli ospedali non ci fossero operatori specializzati in grado di mettere in campo quotidianamente protocolli igienici estremamente rigorosi e procedure dettagliate!
Il comparto dei Servizi rappresenta, oggi, il più grande alleato della Salute pubblica, operando con prodotti e procedure specifiche. Ogni ambiente necessita di specifiche procedure: negli ospedali, nelle cliniche private, nelle strutture sanitarie in genere, le attività del cleaning sono essenziali, richiedono interventi approfonditi e frequenti, con l’ausilio di prodotti chimici, detergenti ed attrezzature sia manuali che meccaniche di livello professionale.
Imprescindibile e prezioso il lavoro svolto negli spazi comuni, in ambienti ad alto rischio infettivo, laboratori di analisi e ricerca, ambienti sterili, ad atmosfera controllata, medicina nucleare, sale operatorie, aree ad alto rischio, terapie intensive, unità coronariche. Il manifestarsi di un grande rischio come quello del Coronavirus, trova dunque già preparate le imprese italiane, adeguate alle normative europee più stringenti, pronte a mettere in campo e potenzia quelle azioni dii prevenzione – protezione per il rischio di esposizione sia nell’espletamento e fruizione delle attività sanitarie, sia nella gestione di spazi pubblici la cui profonda igienizzazione è ampiamente raccomandata.