“Come avevamo previsto, si farà ricorso alle migliaia di esuberi per concludere l’operazione di internalizzazione dei servizi scolastici, e tutto questo mentre con la carenza di personale delle pulizie e sanificazione nelle scuole, si deve affrontare la più grande emergenza sanitaria della storia. La politica degli annunci ha prodotto danni che le famiglie, la scuole, i lavoratori e le imprese vivono sulla propria pelle: 5mila esuberi, personale internalizzato che non ha requisiti per sanificare e, dunque, contrastare il covid in maniera professionale. Preoccupa, in questo panorama, la notizia di un nuovo bando per internalizzare gli addetti impegnati negli appalti privati di pulizia scolastica non compresi nel primo maxi concorso: non contenti di aver gettato in un baratro i servizi scolastici in piena emergenza covid, gli alfieri della demagogica operazione proseguono con quella che definiscono la “più grande ripubblicizzazione in Europa”. Lo dichiara Lorenzo Mattioli, presidente di Confindustria Servizi HCFS e ANIP-Confindustria, associazione nazionale imprese di pulizia e servizi integrati. “Lo stato di confusione nella gesitone delle scuole si traduce in quel ‘bidello-scanner’ immortalato a misurare la febbre con la mano sulla fronte degli studenti. Nei plessi non si riescono a garantire la salubrità e, purtroppo, la professionalità dei servizi che le imprese hanno sempre assicurato. Il ministro Azzolina fermi questo scempio e valuti la possibilità di impiegare gli esuberi per fare fronte alle sanificazioni, sempre più frequenti visti i casi di positività riscontrati nelle scuole”.