”E’ certamente una buona notizia lo stanziamento di ulteriori 403 milioni di euro per il tax credit destinato a sanificazione e dpi portando la dotazione a 603 milioni complessivi. In questo modo la ridistribuzione della cifra tra chi ha già chiesto il credito d’imposta nei termini prescritti, porta a triplicare la percentuale riconosciuta per le spese sostenute, passando dal 9 al 28% circa. E’ un segnale importante verso le imprese che hanno investito per sanificare e proteggersi- e che troveranno l’ulteriore cifra riconosciuta in automatico sul proprio cassetto fiscale – ma siamo ancora lontani dal 60% di tax credit promesso inizialmente dal governo. Senza dimenticare che chi ha investito oltre la soglia dei 100mila euro si trova un credito inferiore al 28% per effetto del limite massimo riconoscibile, fissato a 60.000 euro. Le imprese del comparto continueranno a battersi affinchè lo strumento del tax credit sia davvero un incentivo: oggi il ristoro è troppo esiguo, scoraggia la sanificazione professionale e di fatto spinge ad un inutile, quanto pericoloso, fai da te”. Lo dichiara Lorenzo Mattioli, presidente di Confindustria Servizi HCFS (Hygiene, Cleaning & Facility Services, Labour Safety Solutions).