“Abbiamo sentito parlare per anni di spending review: si è guardato agli scandali dei singoli senza pensare a quanto accadeva nel sistema Paese. Ed oggi paghiamo il doppio per aver subito questi tagli indiscriminati. Cito, da ultimo, la vicenda dell’internalizzazione dei lavoratori addetti alla pulizia delle scuole. Se questa cosa non fosse avvenuta, probabilmente avremmo avuto una diversa organizzazione delle scuole durante l’emergenza Covid”.
Lorenzo Mattioli, presidente di Confindustria Servizi Hcfs, nel corso del digital talk LiFE 2020 ha voluto sottolineare in questo modo come il Paese abbia oggi bisogno di ripartire dal comparto dei Servizi che, proprio durante la Pandemia, è stato messo a dura prova nel garantire pulizia, igiene, sicurezza e sanificazione a fronte di oltre un decennio di riduzione di costi. Oggi la federazione confindustriale, che ha celebrato la seconda assemblea nazioanale, sta rafforzando la rappresentanza del settore riunendo cinque associazioni: ANIP-Confindustria, ANID, Uniferr, Assosistema e ANIR (Associazione nazionale imprese della ristorazione collettiva).
Mattioli: “Oggi si sta lavorando per migliorare ulteriormente la rappresentanza di un settore che rappresenta oltre due milioni di lavoratori. E a proposito di lavoratori non possiamo che ribadire, in questa fase, la volontà di rinnovare un contratto collettivo nazionale, quello multiservizi, proprio per valorizzare e tutelare il nostro bene più prezioso, quello di centinaia di migliaia di lavoratori”.
Alberto Marenghi, vicepresidente di Confindustria: “Sempre più importanti i Servizi nel paese e nelle dinamiche produttive, ed ancora più durante la Pandemia abbiamo tutti compreso quanto siano insostituibili e non più accessori. Nei prossimi tavoli di confronto il presidente Bonomi prenderà spunto dalle istanze che arriveranno da Confindustria Servizi HCFS e dal presidente Mattioli, ci aspettiamo che l’Italia inizi a parlare di investimenti e non di sussidi. ll recovery dovrà avere al centro gli investimenti, e su questo Confindustria non si tirerà indietro”.