«ANIP-Confindustria, segue con interesse l’evolversi della procedura d’infrazione che la commissione europea ha comunicato all’Italia in relazione alla non conformità del Codice Appalti rispetto alle direttive impartite da Bruxelles. Sin dal debutto del nuovo Codice, l’associazione denuncia con forza la necessità di migliorare le norme che regolano il mercato degli appalti, soprattutto per la mancanza di un vero e proprio argine alle offerte al massimo ribasso, vera spina nel fianco per il comparto dei Servizi. Per quanto a nostra conoscenza, l’Europa oggi bacchetta l’Italia perchè non regolamenta adeguatamente il ricorso alle offerte di gara economicamente troppo basse, dimostrando che la linea di attuazione del codice eccessivamente morbida – da noi sempre denunciata – ha creato e continuerà ad alimentare zone d’ombra e concorrenza sleale. La procedura d’infrazione diventa una opportunità seria, per il nostro Paese, di adeguare il Codice nel segno della trasparenza e della legalità, necessità ancor più pressante nell’industria dei Servizi che gioca un ruolo sempre più importante per l’economia dell’Italia». Lo ha dichiarato il presidente di ANIP-Confindustria Lorenzo Mattioli.