“In Italia siamo a crescita zero nonostante qualche timido segnale di ripresa: l’analisi del Centro studi di Confindustria proposta nella Congiuntura flash (approfondisci qui) dopo i dati Istat sul Pil, preoccupa le impese anche se, da parte nostra, occorre sottolineare come gli analisti attribuiscano valori positivi alle performance rilevate nel settore dei Servizi, sia in Italia sia in ambito internazionale. Aspetti che concorrono a definire il comparto come anticiclico, in controtendenza rispetto alla crisi predominante e che per questo andrebbe sostenuto da politiche adeguate”. Lo dichiara ANIP-Confindustria, l’associazione che raccoglie le imprese di pulizia e servizi integrati.“Venendo ai dati – prosegue l’associazione- il Csc sottolinea come l’indice PMI (indice composito riferito al manifatturiero in grado di misurare la capacità di acquisizione di beni e servizi, ndr) sia tornato in area di espansione proprio grazie ai servizi. Anche il generale andamento dell’occupazione italiana (+0,5%), potrebbe implicare che è in corso la creazione di posti di lavoro in ambito labour intensive, ovvero nei servizi. L’occupazione nei servizi cresce, in area euro, dimostrando tutta la sua resilienza a dispetto di una industria in affanno“.