Non si ferma l’azione di ANIP-Confindustria per contrastare la scelta dell’internalizzazione dei Servizi di Pulizia delle Scuole italiane. ANIP-Confindustria, l’associazione nazionale imprese di pulizia e servizi integrati presieduta da Lorenzo Mattioli, è stata audita presso la Settima commissione del Senato (Istruzione e Cultura) per sostenere le ragioni delle imprese, a tutela del mondo scolastico e dei lavoratori.
“Si è arrivati all’attuale fase di discussione in Aula – ha detto Mattioli – senza tener conto delle esigenze delle imprese che chiedevano una più attenta analisi costi-benefici. Lo stop degli appalti per volontà del Governo porta al licenziamento dei 16mila addetti impegnati nei servizi scolastici già assunti a tempo indeterminato, dunque non precari, escludendo oltre 5mila lavoratori dall’internalizzazione che avverrà tramite concorso senza colloquio per il reclutamento di 11263 addetti. Resta da verificare la possibile presenza in graduatoria di altro personale ATA in attesa di assunzione e che verrebbe “scavalcato” da maestranze assunte con l’internalizzazione”.
“Oltretutto – aggiunge il presidente – le aziende che attualmente erogano il servizio (e che sono state costrette ad attivare la procedura di mobilità lo scorso ottobre 2019), rischiano di essere gravate degli oneri relativi alla cosiddetta ‘tassa di licenziamento’ NASpI (anche per gli operatori che verranno internalizzati) in quanto l’interpretazione letterale della relativa norma prevede che la NASpI non sia dovuta solo in caso di passaggio d’appalto o in caso di trasferimento di ramo d’azienda. L’internalizzazione non si configurerebbe in nessuno dei due istituti: il decreto dovrebbe quanto meno prevedere in modo esplicito l’esonero totale per le imprese dal pagamento del contributo relativo alla NASpI.
Tanti poi i problemi da sollevare anche dal punto di vista pratico. “Non si vede – prosegue Mattioli- come l’internalizzazione possa essere accompagnata, almeno dal 1 gennaio 2020, dalla necessaria istituzione di un’organizzazione interna alle scuole per la corretta gestione dei servizi, che richiede competenze e risorse adeguate.L’insieme di queste considerazioni consigliano, ove non si intenda disporre una proroga del provvedimento in ragione dell’assoluta ristrettezza dei tempi e delle notevoli criticità, di almeno prevedere, che nel periodo transitorio occorrente alla definizione degli assetti organizzativi necessari per la gestione dei servizi scolastici interni, e comunque entro il 2020, sia consentito l’affidamento dei servizi di pulizia con procedure ad evidenza pubblica”.