Il mercato degli appalti è vivo. In Italia le gare vengono bandite e aggiudicate, tanto che prima dello stop indotto dalla pandemia avevano raggiunto quota 170 miliardi di euro. Ma allora perché le imprese falliscono, aumenta il numero delle opere incompiute e in strada si vedono pochi cantieri? Dove si inceppa il meccanismo? E perché non si riescono ad arginare criminalità e corruzione, che guarda caso si annidano nei settori più appetibili, quelli dei lavori pubblici, della gestione rifiuti e della sanità? Il nuovo Codice dei contratti pubblici, avrebbe dovuto rendere più trasparenti le procedure di controllo e selezione delle offerte, invece ha contribuito a dilatare ulteriormente i tempi degli appalti, che ormai hanno raggiunto dimensioni bibliche. Allora, che fare? Michele Corradino, nel suo saggio «L’Italia immobile. Appalti, burocrazia, corruzione. I rimedi per ripartire» edito da Chiarelettere, svela con parole semplici ed esempi reali i punti di crisi del sistema degli appalti, le falle che consentono di rubare, gli ostacoli che li fanno incagliare. La sua non è una trattazione riservata ad accademici e giuristi: dagli appalti dipendono la produzione, l’innovazione, l’occupazione e la sicurezza del nostro paese. Un viaggio nel mondo degli appalti è un viaggio nella qualità delle vite di tutti noi.
Chi desidera partecipare in presenza (presso la sala Pininfarina di Confindustria in viale dell’Astronomia 30 a Roma), può iscriversi inviando una mail al seguente indirizzo: presidenza@confindustriahcfs.it.
L’evento del 12 maggio vi aspetta anche in streaming su YouTube e Facebook sempre a partire della ore 15e30.