«Leggendo l’ultimo decreto del governo su Fisco e Lavoro prendiamo atto, con sconcerto, che il comparto dei Servizi è stato dimenticato sia per la sua valenza economica, sia per l’importanza innegabile delle attività connesse alla sicurezza, igiene, pulizie e sanificazione come baluardo al contagio. Il covid sta rallentando, ma la guardia sui posti di lavoro, nei luoghi pubblici, nella sanità e nelle scuole deve rimanere alto. Al momento non vediamo segnali di attenzione verso le nostre aziende, e temiamo che anche l’incentivo alla sanificazione, sotto forma di credito d’imposta, dopo il termine previsto per la richiesta fissato al prossimo 4 novembre, possa scomparire e non essere rifinanziato già con la prossima legge di bilancio. Ricordiamo che nelle imprese, negli esercizi commerciali, nei servizi e luoghi aperti al pubblico deve essere assicurata, la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti interni e di altre aree ad essi connessi, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute. Sempre disponibili al dialogo, non vorremmo che l’opinione pubblica e le istituzioni facciano tornare i Servizi in un pericoloso cono d’ombra, proprio ora che le politiche del Lavoro sono al centro di una riforma epocale che caratterizzerà l’Italia per il prossimo anni e la guiderà verso una ripresa solida e duratura». Lo dichiara Lorenzo Mattioli, presidente di ANIP (Associazione nazionale imprese di pulizia e servizi integrati) e Confindustria Servizi HCFS, federazione confindustriale che raccoglie le associazioni di imprese del facility, pulizie e sanificazione, lavanderie industriali e dispositivi di protezione individuale e ristorazione collettiva.